sabato 20 settembre 2014

L'analfabeta che sapeva contare - Jonas Jonasson


In questo caso, l'analfabeta (che è una ragazzina sudafricana dalla promettente carriera di responsabile dei cessi, Nombeko) non solo sa contare, ma sa perfino leggere, conosce le lingue e la fisica, è dotata di un appetito per i libri da far paura a chiunque e aiuta il suo paese a sviluppare un proprio piano atomico, con tanto di sette bombe pronte all'uso, che attirano l'attenzione di Paesi amici e nemici. E sarà grazie a una di queste bombe che Nombeko scapperà in Svezia, dove la sua vicenda si intreccerà con quella di due gemelli che portano lo stesso nome, Holger 1 e Holger 2, educati dal padre all'odio verso la monarchia: peccato che soltanto uno dei due esiste, mentre l'altro no, per cui questa cosa darà origine a una serie di vicende bizzarre. Da segnalare, tra gli altri protagonisti, uno scienziato ubriacone, tre sorelle cinesi falsarie, due agenti del Mossad, una giovane contestatrice del sistema, una falsa contessa, il primo ministro svedese, il re di Svezia e il presidente della Repubblica Popolare Cinese (gli ultimi tre, per intenderci, sono quelli veri).
Comunque è divertente e ben scritto, ci sono parecchie situazioni comiche e paradossali che aiutano a tenere alta l'attenzione, sebbene a mio parere le ultime pagine risultino superflue (l'avrei fatto finire prima).
Mi ha convinto a leggere il primo libro dell'autore.

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